Lo smaltimento dell’eternit contribuisce a farvi vivere in una casa sicura dal punto di vista ambientale. Le micro-polveri di amianto, infatti, sono impercettibili alla vista dell’uomo, ma volatili nell’aria e vengono facilmente respirate. Se la vostra casa è stata costruita negli Anni Sessanta o Settanta, presumibilmente uno dei materiali utilizzati è stato proprio l’eternit, soprattutto per la realizzazione della copertura del tetto.

Perché smaltire l’eternit

Lo smaltimento eternit è una procedura che va fatta eseguire da professionisti. Tale materiale è bandito fin dagli Anni Novanta e ne viene richiesto lo smaltimento secondo procedure ben precise e ci sono ditte preposte (e autorizzate) che possono intervenire per bonificare l’area e portare via il materiale pericoloso.

La pericolosità del manufatto in eternit si manifesta quando questo inizia a sgretolarsi. Il materiale col tempo tende a sfaldarsi, creando delle micro-particelle e polveri che si liberano nell’aria. Una volta respirate, queste aderiscono alle pareti delle vie respiratorie creando anche gravi problemi di salute. Ecco perché in caseggiati in cui vi è grande presenza di eternit è necessario smaltire i prodotti e bonificare l’intera area. Lo stesso vale per le case singole: se c’è l’eternit è necessario smaltirlo secondo procedure prestabilite.

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Conoscere l’amianto e i suoi impieghi

L’amianto è un materiale dalle spiccate proprietà, difficilmente ritrovabili in altri materiali, ma nonostante ciò questo materiale sa diventare molto pericoloso, soprattutto in seguito a manutenzioni non effettuate. Dagli anni Sessanta agli Anni Ottanta le lastre in eternit servivano a isolare termicamente i tetti delle case oppure venivano inserite all’interno dei muri per creare una barriera ignifuga. Sono molti i capannoni industriali che hanno tale materiale in vista, ancora oggi: tetti, pannelli divisori, canne fumarie, fioriere ornamentali, sono solo alcuni esempi di impiego di questo materiale.

La pericolosità dell’amianto

L’amianto diventa pericoloso nel momento in cui la lastra in eternit si sgretola. Col tempo, infatti, i manufatti, il cui spessore medio è inferiore al centimetro, tende a perdere di compattezza. Per aiutarvi a comprendere meglio, immaginatevi una fetta di pane che lasciata una settimana senza essere consumata si indurisce. Spezzandosi, inevitabilmente cadono delle briciole. Lo stesso avviene nell’eternit: sono queste “briciole” ad essere fortemente inquinanti perché molte di esse sono sotto forma di polveri invisibili e vengono disperse nell’aria, penetrando quindi nelle vie respiratorie dell’uomo, fino ai polmoni. Le conseguenze possono essere problemi respiratori e formazioni di tumori. Ad essere pericoloso, quindi, è intuitivamente l’amianto in formato friabile.

Quanto costa lo smaltimento amianto

Lo smaltimento eternit richiede l’intervento di aziende autorizzate e registrate presso un albo. Il prezzo da pagare per bonificare la zona e per far portare via il materiale richiede un esborso che può anche essere importante dal punto di vista economico. Questo è giustificato dal fatto che c’è un iter ben preciso e regolamentato che deve essere espletato prima e dopo la rimozione dell’amianto friabile inquinante.

Per stabilire il prezzo esatto dell’intervento di smaltimento amianto è opportuno che l’azienda chiamata a svolgere le operazioni faccia prima un sopralluogo per capire non solo la quantità di eternit da smaltire, ma anche la posizione in cui i pannelli si trovano. Sono infatti diverse le componenti che possono incidere sulla determinazione del prezzo finale. Ad esempio, le seguenti:

  • Stato di conservazione dei manufatti in eternit.
  • Luogo di collocazione dell’amianto da trattare e da smaltire
  • La procedura di rimozione è complessa, con regole e tempistiche precise.
  • Lo smaltimento può avvenire solo in discariche autorizzate.