Abbiamo deciso di raccontarti, oggi, di San Romano in Garfagnana con l’aiuto di GarfagnanaDream: uno dei borghi più famosi di questa regione collinare così ricca di bellezze. La sua storia è davvero affascinante, e non da meno sono le sue attrazioni. Vediamo insieme quali sono quelle che secondo noi dovresti includere per prime nel tuo itinerario!

La storia mitica

Iniziamo a raccontare la leggenda popolare che anima il borgo di San Romano e che tutti i suoi 1406 abitanti conoscono. In tempi antichi sulle colline del paese sorgevano due castelli: il Boglio e la Meschiana. Dai loro ruderi venne eretto il primissimo nucleo abitativo del borgo.

I primi governanti del borgo furono i liguri, poi sostituiti dai romani durante l’espansione repubblicana in centro Italia. Le rovine delle due civiltà sono visitabili. Il controllo del borgo passò poi alle famiglie nobiliari dei Gherardinghi e dei Conti Bacciano. Entrambe le famiglie possedevano castelli arroccati sulle colline, oggi distrutti. La dominazione passò poi in mano estense dal 1500 fino all’Unità d’Italia, nel 1861.

Le chiese

Segnaliamo tre chiese dell’area che meritano una visita:

  • San Lorenzo martire delle Verrucole, con uno spendido arco a sesto ribassato, una statua lignea della Madonna con il bambino e due dipinti: Madonna con i Santi Lucia e Lorenzo e Eterno e i Santi Antonio e Biagio.
  • San Romano Martire
  • l’Oratorio del Santissimo Crocifisso

La Fortezza delle Verrucole

Nell’omonima frazione sorge la Fortezza delle Verrucole. E’ molto probabile che la sua origine fosse molto più antica di quella attualmente presente: forse furono i conti Gherardinghi a costruirne una prima porzione, abitata fino al 1285. La fortezza rinascimentale, di epoca estense, è visitabile. Costituiva un avamposto militare costruito per sorvegliare dall’alto l’area e prevenire incursioni di banditi e famiglie rivali.

Dal 2013 l’area costituisce un archeopark, votato in particolare all’educazione alla storia dei più piccoli, con laboratori, mostre e attività a loro dedicate.

La trota della Garfagnana

I numerosi torrenti che circondano il borgo di San Romano ospitano una nutritissima colonia di trote. Questa eccellenza gastronomica è tipica per una caratteristica specifica: il suo allevamento non necessita di farmaci e antibiotici, perché le acque sono così pulite da aver debellato da sole alcune delle infezioni tipiche degli allevamenti.

Il prodotto è talmente gustoso e pregiato che la famiglia Medici, a Firenze, lo faceva arrivare dalla Valle del Serchio appositamente per i banchetti e le feste più importanti. Le ricette possibili sono moltissime, ma sicuramente la più tradizionale è quella in teglia, con cipolle e vino bianco. Un’alternativa ancor più saporita e per palati raffinati è quella con il vino rosso e i funghi, un altro prodotto eccellente della stagione autunnale.

Rinunciare ad un assaggio se sei di passaggio a San Romano sarebbe un vero delitto!