prostituta in strada

La pandemia ha cambiato qualsiasi abitudine quotidiana sulla quale potessimo fare affidamento fino a qualche settimana fa. Il lockdown, poi, ancora di più: l’isolamento personale ha fatto venire meno l’essenza dell’essere umani, cioè il contatto sociale con i nostri simili.

A risentirne sono tutti gli aspetti della salute psicologica: solitudine, nostalgia, senso di impotenza, paura di perdere i legami che prima contraddistinguevano le nostre giornate.

A cambiare non poteva essere che la vita sessuale. Chi si è trovato a vivere con la persona amata durante il lockdown si può dire fortunato: tra piccoli screzi e nuove abitudini, la vita sessuale è rimasta immutata, o in tanti casi è migliorata, complice la minor tensione quotidiana e il più tempo libero a disposizione. Per chi non vive insieme non è andata altrettanto bene, purtroppo.

Ma per chi non ha una relazione fissa? Come si esprime il bisogno della sessualità oggi, al tempo del Covid?

La tecnologia viene in aiuto a moltissimi. Esplodono le iscrizioni ai siti di dating, necessari per conoscere nuove persone, per flirtare, per sentirsi desiderati -può sembrare una sciocchezza, nei tempi folli che viviamo, ma nessuno di noi è abituato a prolungati periodi di totale isolamento. Chissà che effetti negativi può avere sulla psiche questa nuova routine: probabilmente lo scopriremo solamente tra molti mesi.

Ebbene: i metodi per conservare più o meno integre le proprie abitudini sessuali e interpersonali ci sono. E non è un caso che moltissime escort si siano messe a disposizione dei propri clienti al telefono, con foto, video e chiamate.

Dunque è questa, la nuova sessualità ai tempi della pandemia? Foto piccanti, scambio di fantasie, desideri sussurrati ai telefoni erotici? Pare proprio di sì. Specie durante i primi giorni del lockdown, tutti i servizi attivi nel nostro paese che trattano questa tematica hanno registrato picchi di iscrizioni e chiamate. Dall’altra parte, uomini e donne chiusi in casa come noi, che mettono il proprio tempo a disposizione di clienti che hanno bisogno di evadere, rompere la monotonia, ritrovare energia nella sessualità.

L’uso delle hotline erotiche sembra una pratica quasi vintage, oggi. Migliaia di siti pornografici, bot su Telegram che inviano giornalmente foto di ragazze e ragazzi seminudi, compagni di letto che vivono lontani ma che possiamo chiamare e vedere anche quotidianamente. Eppure c’è un misterioso fascino che permea le conoscenze al telefono.

Le chiamate alle linee erotiche e alle escort eliminano l’ostacolo visivo. Certo, per alcuni questa mancanza potrebbe suscitare un calo del desiderio, ma l’assoluta privazione di questo mezzo costringe a lavorare d’inventiva, a farsi sentire più vivi che mai con tutti gli altri mezzi a nostra disposizione. Chissà se questa nuova abitudine non si tradurrà, in futuro, in una nuova routine della vita sessuale di migliaia di cittadini.