Fra il 2012 ed il 2013, anno del boom delle sigarette elettroniche, circa 3mila negozi hanno aperto un’attività di questo tipo in Italia, contribuendo ad un grosso business e fatturato economico e creando migliaia di posti di lavoro.

Purtroppo però negli ultimi anni lo Stato ha messo i bastoni fra le ruote al mondo delle sigarette elettroniche, mettendo così in crisi tantissimi commercianti. Colpa delle tasse che sono aumentate all’improvviso, ma anche di recenti divieti (basti citare quello del 2018, che vieta di vendere nei negozi di sigarette elettroniche i liquidi per e-cig, che vanno venduti solo in tabaccheria, e non più neppure online). Insomma, quella che sembrava essere una buona opportunità di lavoro e di imprenditorialità ha subito un po’ un tracollo. Ma non eccessivamente, però. Perché il business delle sigarette elettroniche è fatto soprattutto dalle migliaia di consumatori che in Italia continuano a preferire lo svapo rispetto alle sigarette: e finché ci sono utenti, fino a che ci sono consumatori, c’è anche opportunità di guadagno. Di conseguenza, sebbene la bolla della vendita di sigarette elettroniche sia leggermente scesa, ancora oggi questo settore offre delle buone opportunità di business che però vanno studiate con particolare attenzione rispetto al territorio, alla concorrenza, alla domanda. Si tratta di fattori che non possono essere ignorati, se si vuole che effettivamente un’attività possa avere successo.

Aprire un negozio di sigarette elettroniche: conviene?

La domanda che molte persone che vogliono attivare un’attività oggi si fanno è: conviene ancora oppure no aprire un negozio di sigarette elettroniche? Non si tratta di una domanda alla quale è possibile dare una risposta univoca, dato che come per tutte le attività commerciali, bisognerebbe fare un business plan e uno studio del territorio e della concorrenza prima di rispondere. Tuttavia, se pensiamo che le sigarette elettroniche danno numerosi vantaggi dal punto di vista della salute, ma anche dal punto di vista economico, capiamo che il mercato delle sigarette elettroniche in Italia ha ancora tanto da dare. Il risparmio economico e quello sulla salute sono due elementi di motivazione molto forte che sono ancora alla base della domanda che oggi spinge il commercio delle sigarette elettroniche. Quindi sì, se preceduto da uno studio accurato, aprire un negozio di sigarette elettroniche oggi può essere ancora una buona opportunità.

 Come agire?

La vera domanda quindi diventa: come agire, e quali strategie implementare per fare in modo che un negozio di sigarette elettroniche possa ancora essere un business oggi, in Italia?

Le soluzioni a disposizione, lo sappiamo, sono davvero tante. Molte persone sono titubanti rispetto all’idea di aprire un negozio in proprio, ma ci sono anche soluzioni differenti, ad esempio quella di

affiancare al negozio fisico anche uno store online (vedi qui un esempio) che, come risaputo, ha dei costi assai minori e consente di raggiungere i propri clienti in ogni zona d’Italia.

Ci sono anche persone che optano per una soluzione che comporta minori rischi imprenditoriali: stiamo parlando della possibilità di aprire un negozio di sigarette elettroniche in franchising, anziché in proprio. La prima soluzione consente di abbattere diversi rischi, soprattutto se si è alla prima esperienza imprenditoriale. Si può infatti contare sul nome forte e sul supporto di una casa madre, che imposta anche le strategie di vendita, ma ovviamente si avrà minore possibilità di azione sulle stesse e sui prezzi dei prodotti.

Molti oggi puntano sul Made in Italy per offrire prodotti di alta qualità rispetto a quelli esteri che spesso sono connotati da costi ridotti ma anche da qualità scarsa. Insomma il mercato delle sigarette elettroniche offre ancora tante opportunità da cogliere, ma con attenzione e con uno studio accurato prima di iniziare ogni tipo di attività imprenditoriale.