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È in arrivo l’estate: è ora di prepararci al primo caldo e alla necessità di riaccendere tutti i condizionatori presenti nei nostri ambienti. Uno dei temi ricorrenti legati al condizionatore, soprattutto nelle case private, è il consumo di energia che da esso deriva: i vecchi condizionatori disperdevano molta energia, mentre quelli di ultima generazione hanno tecnologie più efficienti. Tuttavia non consumano poco per le molte ore in cui restano accesi nei periodi caldi. Visitando i siti online dei rivenditori di impianti di condizionamento è possibile avere indicazioni sul consumo orario, ma non è così immediato calcolare la spesa che ciò comporta. Esistono siti di comprovata esperienza ed affidabilità che forniscono dati accurati su ogni singolo modello di ogni marca in vendita sulla loro vetrina. Clicca qui se vuoi saperne di più sul consumo dei diversi condizionatori. L’eccessivo utilizzo del condizionatore comporta una grande spesa economica data dall’eccessivo consumo di energia elettrica; tuttavia è possibile stare attenti e applicare qualche piccolo accorgimento di buon senso per limitarne la spesa. Ecco qui alcune regole a cui è bene dedicare qualche minuto.

Consigli in rete

In rete esistono siti accreditati dall’utenza che forniscono idee in merito.

Una delle soluzioni più economiche è quella di utilizzare condizionatori con tecnologia inverter. Questo particolare sistema consente di limitare la potenza erogata in base alle reali esigenze dell’ambiente. Una volta raggiunta la temperatura su cui è stato impostato, il condizionatore andrà abbassando la potenza garantendo il mantenimento della freschezza raggiunta.
Altro suggerimento è quello di posizionare l’elemento esterno in un luogo ombreggiato, perché ciò può comportare un risparmio del 5%.
La pulizia costante dei filtri è un latro elemento di risparmio poiché il filtro, aperto e libero da impedimenti, richiede meno energia. L’intervallo consigliato tra una pulizia e l’altra è di 2/3 settimane.
Il condizionatore deve poter raggiungere la temperatura desiderata (massimo di 26°C) nel minor tempo possibile, così da abbattere i costi dovuti ad un uso troppo prolungato. Per favorire il rinfrescamento rapido in casa è bene tenere le tende chiuse e le tapparelle abbassate, così da ridurre al minimo l’impatto del sole. In un articolo pubblicato all’inizio della scorsa estate un portale web dedicava spazio ai piccoli accorgimenti da seguire per diminuire l’ammontare delle bollette e l’impatto dei condizionatori sull’ambiente. Ormai in Italia nel 40% delle abitazioni vi è un impianto di condizionamento, fisso o mobile e negli uffici la percentuale sale addirittura al 90%.
Il primo accorgimento consigliato è di fare un investimento iniziale oculato: comprando un impianto in classe A++, infatti, si ottiene un risparmio pari al 30% rispetto ad un apparecchio di classe inferiore.

Tra gli altri consigli, che è possibile fornire, i più interessanti a nostro avviso sono:

  • Applicare sempre l’elemento interno in alto. L’aria fredda tende a scendere e il posizionamento in alto aiuta a raffreddare più velocemente tutto l’ambiente.
  • Limitare l’uso del condizionatore nelle stanze in cui si trascorrono poche ore. Tenendo le porte interne aperte in casa è possibile far circolare parte del’aria fredda ottenuta verso le stanze non refrigerate.
  • Durante la notte tenere l’impianto al minimo. In modalità “notte”, appunto, o spento,  raffreddando la camera prima di andare a dormire.
  • Valutare il deumidificatore per le stanze non esposte al sole. Ciò ci consentirà di eliminare l’umidità dell’aria, causa prima dell’afa, e quindi di evitare l’uso del condizionamento più oneroso dal punto di vista dei consumi.

Oltre alle raccomandazioni sulla necessità di non superare mai i 6 gradi di differenza tra esterno ed interno, per evitare veri e propri choc termici, si consiglia per un risparmio energetico di controllare annualmente il livello del liquido nell’impianto. Sempre meglio prevenire un malfunzionamento, piuttosto che utilizzare un condizionatore che funziona male nel rischio di disperdere troppa energia elettrica. Il corretto funzionamento del condizionatore lo fa funzionare più a lungo.
Altro consiglio: sostituire, nelle ore notturne, il condizionatore con una pala di ventilazione. Ciò porterà a mantenere la temperatura raggiunta, o una ad essa vicina, senza consumare troppo.
Da un punto di vista tecnico l’uso della funzione “deumidificatore“, più economica e sostenibile, è una buona soluzione poiché migliora molto la qualità dell’aria da respirare senza per questo sovraccaricare l’impianto. È bene poi valutare sempre la modalità “inverter”, così da avere un periodo di mantenimento della temperatura raggiunta. Ciò non consente all’aria di rialzarsi troppo e non richiede lo stesso portato energetico della funzione refrigerante normale. Anche questo sito consiglia inoltre di isolare l’ambiente da refrigerare attraverso la chiusura di tutti gli infissi e, se possibile, l’abbassamento di tapparelle e la chiusura di persiane, affinché il sole, battendo sui vetri chiusi non crei “effetto serra”, causa dell’innalzamento della temperatura.

Il condizionatore è una tecnologia di supporto per la temperature delle nostre case e dei nostri uffici, ma valutiamo sempre di utilizzarlo con parsimonia: da un lato per la spesa energetica che poi dobbiamo affrontare economicamente, dall’altra per lo squilibrio ambientale che contribuisce a creare un suo utilizzo eccessivo.