e-cig

Se ti stai approcciando al mondo dello svapo, e sei indeciso tra quale delle e-cig in commercio scegliere, ti suggeriamo di non sottovalutare quelle con atomizzatori rigenerabili. Vorresti sapere cosa sono, come funzionano e perché vengono chiamati in questo modo? Effettivamente, rispetto a quelli “classici”, presentano alcune differenze. Vediamo quali sono.

Innanzitutto, un atomizzatore viene definito generabile quando non ha delle testine. Rispetto al serbatoio normale, quest’ultimo ha dei fori dove vengono inserite delle bobine con gusti differenti (chiaramente quelli preferiti dall’utente).

Prima di decidere se acquistare gli atomizzatori rigenerabili, è giusto che tu sappia in che cos’altro si differenzia questa tipologia di atomizzatore rispetto a quelli tradizionali.

Innanzitutto, rispetto al modello a testine ti aiuta a risparmiare: grazie al rocchetto di filo e ad un solo pacchetto di cotone, potrai ottenere nuovi coil per tanti mesi.

Come usare l’atomizzatore rigenerabile della e-cig:

Affinché che tu possa usare questo atomizzatore rigenerabile, dovrai servirti “artigianalmente” del cotone, meglio noto come una “wick”. Il suo materiale spesso cambia, a volte è una mesh metallica, altre volte lino, corde in acciaio o anche ceramica porosa.

È chiaro che per riuscire a funzionare minuziosamente, dovrai provvedere ad una attrezzatura specifica che ti consenta la realizzazione di quanto detto:

  1. Tronchesine (se non le hai, potrai utilizzare un tagliaunghie);
  2. Coiling tool;
  3. Forbici;
  4. Pinze la cui punta è fatta in ceramica.

Come in qualsiasi caso di manutenzione fai da te, è indispensabile che tu abbia una discreta (ma preferibilmente buona), manualità e soprattutto pazienza. Per poter rigenerare l’atomizzatore periodicamente ti occorreranno non più di 15 minuti.

Non temere se inizialmente ti sentirai “goffo”, è soltanto questione di pratica. Ma con un po’ di volontà e costanza, vedrai che i miglioramenti non tarderanno ad arrivare.

I vari tipi di atomizzatori

I modelli di atomizzatori rigenerabili possono essere per tiro polmonare e per tiro di guancia. Poi alla lista non mancano gli atomizzatori da dripping, chiamati in questo modo perché pur essendo rigenerabili, funzionano senza la presenza di un serbatoio.

Parliamo quindi un cosiddetto “Rebuildable Dripping Atomizer”, meglio noto l’acronimo RDA. Per funzionare è importante che per qualche boccata venga versato il liquido. Rispetto ai modelli RDTA e RTA (con la presenza di un serbatoio), questi atomizzatori rigenerabili consentono una resa migliore ed una manutenzione più veloce (ad esempio il lavaggio è più semplice).

Il modello RTA sta a significare “Rebuildable Tank Atomizer”, ovvero un atomizzatore rigenerabile ma con la presenza del serbatoio.

Il Rebuildable Dripping Tank Atomizer (RDTA) invece, è identificato come un atomizzatore sempre con serbatoio, dove però è possibile drippare il liquido nella camera oppure sulle coil.

In questo caso il serbatoio dell’atomizzatore generabile sarà presente in basso, oppure presenterà dei canali di passaggio differenti (in rifermento al liquido) rispetto ai tradizionali RTA.

Dripping è un termine molto utilizzato dai fumatori di svapo. Il significato letterale sta per “gocciolamento”, che consiste nel far sì che il fumatore possa far gocciolare le gocce del liquido in uso, sulle bobine dell’atomizzatore.

In questo modo sarà possibile inalare direttamente il prodotto, senza dover attendere oltre. Non meno importante, con questa tecnica viene rimosso l’uso di cartucce e cartomizzatori.

Non è facile destreggiarsi nell’acquisto di questo tipo di articolo: fino a qualche anno fa erano molti i negozi di svapo che si trovavano sul territorio e ci si poteva recare di persona per chiedere informazioni e consigli. Oggi tutti gli acquisti si fanno online (visto che i negozi fisici di svapo vengono considerati poco remunerativi) e quindi non è semplice avere info dettagliate.