Non tutti forse sanno che il settore legato alla produzione dei cereali, in Italia, è particolarmente importante per il ruolo che riveste nel panorama agricolo nostrano. Questo perché l’indotto economico è molto rilevante. Si può ben comprendere come sia determinante cercare di trovare soluzioni sempre più innovative ed ecosostenibili per quanto concerne la produzione di frumento tenero. Ad oggi, fortunatamente, i coltivatori possono contare su svariate opzioni, come vedremo nel dettaglio.

Concimazione: info utili

È facile comprendere come la concimazione sia determinante per il raccolto di grano tenero. Ciò, specialmente se si tiene conto della variabilità dei costi delle materie prime, che possono impattare in maniera rilevante sulla gestione di un’azienda del settore.

Sono diversi gli studi che nel corso dei decenni hanno permesso di avvicinarsi a quella che potrebbe essere considerata la dose ottimale di concime da somministrare per ottenere il risultato sperato. In particolar modo, è ormai noto come gli studi sui campi prova parcellari abbiano dimostrato l’importanza dell’azoto per la corretta crescita del frumento. Uno degli studi più recenti e precisi è quello portato avanti dal Consorzio Agrari d’Italia, il quale era volto a misurare le relazioni tra i fattori che influenzano l’interazione tra le piante e gli elementi nutritivi.

Pianificare la concimazione del frumento tenero, affinché questa sia efficiente e soprattutto ecosostenibile, prevede un’analisi approfondita di vari fattori: dal costo dei mezzi tecnici, fino al prezzo dei cereali in generale. L’obiettivo finale è, per ovvie ragioni, massimizzare la resa contenendo i costi.

Biostimolanti e concimazione sostenibile

Enorme successo stanno riscontrando i cosiddetti biostimolanti. Di cosa si tratta? Non altro che di prodotti che contengono delle specifiche sostanze naturali in grado di sostenere la crescita delle piante, durante il ciclo vitale (dalla germinazione dei semi alla raccolta). La loro capacità è proprio quella, come si può intuire, di stimolare positivamente i processi naturali della pianta che mirano all’assorbimento dei nutrienti vitali, nonché di tolleranza allo stress abiotico. Una vasta gamma di questi prodotti è presente sul sito: www.ilsagroup.com, particolarmente fornito.

La tolleranza verso l’utilizzo di prodotti puramente chimici si sta pian piano “esaurendo” ed è facile che in un futuro non così lontano possano essere resi utilizzabili soltanto i prodotti di origine naturale che rispettano l’ambiente.

Per questo, oltre all’utilizzo di concimi di natura organica, che rispettano l’ambiente e aumentano la fertilità dei suoli, l’uso dei biostimolanti permette di aumentare l’efficienza di assorbimento dell’azoto e degli altri elementi, sia per via radicale che per via fogliare.

L’utilizzo combinato di concimi organici e biostimolanti naturali permette un uso razionale dei prodotti e una gestione efficiente della coltura, garantendo una coltivazione sostenibile, ma che allo stesso tempo mira all’ottimizzazione della produzione.