Il biologico in gravidanza_800x534

Ecco perché scegliere prodotti di origine naturale per il benessere di mamma e bambino

La gravidanza induce le future mamme a prestare particolare attenzione a tutto quello che può giovare o nuocere alla salute del bambino, dal cibo e recentemente a tutto ciò con cui viene a contatto come i prodotti di bellezza.

Ecco di seguito una breve panoramica per aiutarci a scegliere meglio e più consapevolmente proposta dall’Ostetrica Dott.ssa Linda Tosoni.

Qual è il vero vantaggio del biologico in gravidanza?

Scegliere alimenti di origine naturale e non contaminati da pesticidi è un buon punto di partenza. Spesso in effetti si sente parlare dei benefici del cibo biologico per la salute, ma è davvero così semplice e scontato?

Partiamo con l’affermare che è stato dimostrato da diverse équipes di scienziati che non ci sono differenze qualitative in termini nutrizionali tra, per esempio, una mela proveniente da un coltura biologica e una mela coltivata con il metodo tradizionale.

Perciò una mela bio non automaticamente “fa meglio” di una non bio, come siamo fin troppo abituati a sentire.

La vera differenza sta in ciò che viene aggiunto al prodotto in sé. La prima mela infatti non sarà contaminata da pesticidi o dalle cere che spesso vengono utilizzate per rendere la frutta più lucente o dare alla verdura un’aria di maggiore freschezza.

Sostanze del genere sono rischiose in quanto, qualora la frutta o la verdura non venisse lavata in maniera accurata, potrebbero essere assunti dalla madre e quindi interferire sul suo stato di salute e di conseguenza su quello del feto, un pericolo che ovviamente non vogliamo correre.

Certo anche gli alimenti bio vanno lavati accuratamente prima di essere consumati, ma almeno non dovremo preoccuparci dei pesticidi, molto più difficili da rimuovere che non qualche residuo di terra.

Che differenza c’è tra “biologico” ed “organico”?

Un’altra distinzione da fare è quella tra i termini “biologico” e “organico” che non di rado vengono impiegati come sinonimi, anche se non lo sono affatto.

La confusione nasce dalla traduzione del termine “organic” che in inglese ha la stessa valenza dell’italiano biologico.

In Italia però, perché un determinato prodotto sia denominato bio, esso deve soddisfare determinati criteri di legge.

Mentre si possono definire organici tutti quei prodotti che non sono lavorati dall’industria, come le uova o il latte prodotti dal coltivatore che le vende in proprio e non passando attraverso la grande

distribuzione, ma senza che particolari procedure vengano eseguite.

Quando acquistiamo preferire il marchio “bio” per essere certi dell’origine e della lavorazione che ha subito il prodotto, potrebbe rappresentare un’ulteriore tutela per la salute.

Cosmetici per la gravidanza biologici o naturali?

Quando si pensa al biologico spesso si tende ad associare immediatamente il termine all’ambito dell’alimentazione.

In realtà il mercato del bio è molto più ampio e una buona fetta di esso è dedicata alla cosmesi naturale.

Una donna in attesa infatti dovrebbe sapere che il corpo non assimila sostanze soltanto per via diretta, cioè attraverso l’alimentazione, ma anche per via indiretta, per esempio attraverso creme, lozioni, maschere e prodotti per l’igiene personale.

Per quanto riguarda i cosmetici molto spesso si fa confusione tra ciò che non dovrebbe contenere sostanze chimiche o nocive, con ciò che è essenzialmente di origine biologica.

I cosmetici possono essere formulati con ottime sostanze naturali, ma non necessariamente di origine biologica, a mio giudizio mi preoccuperei più del fatto che non siano presenti sostanze di origine chimica come:

  • petrolati (derivano dal petrolio)
  • parabeni (conservanti)
  • PEG (molecole che servono a emulsionare le creme e sono di origine chimica)
  • o sostanze che possano creare allergie o irritazioni

Se scegliere naturale significa scegliere un tipo di cosmesi che fa affidamento su principi attivi naturali, non utilizza essenzialmente sostanze chimiche, benissimo.

Per cui si ad ingredienti naturali, se bio meglio…

Un bagnoschiuma naturale è meno aggressivo di un comune bagnoschiuma, e in un periodo come la gravidanza in cui la pelle è decisamente più sensibile e delicata, sceglierlo significa prevenire l’insorgere di irritazioni e non mettere la nostra pelle a contatto con derivati chimici.

Lo stesso vale per lo shampoo, le tinte o le creme idratanti.

Un’ultima precisazione riguarda ancora una volta la nomenclatura.

Per essere proprio sicuri però ricordiamoci sempre di dare un’occhiata al retro del barattolo: tutte i prodotti elencati dovrebbero essere naturali e non dovrebbero essere presenti profumazioni sintetiche e composti chimici.